L’organizzazione della postura è complessa ed estremamente variabile in relazione ai molteplici fattori che possono perturbarla. Un attento inquadramento neurovegetativo del paziente dovrebbe essere la priorità di una corretta valutazione posturale.

L’ipotalamo è il direttore di orchestra del nostro equilibrio neurovegetativo, l’origine delle due componenti del Sistema Nervoso Autonomo (SNA): il Sistema Ortosimpatico ed il Parasimpatico. Il prevalere alternato dei due sistemi, circa ogni 4 ore, determina il Ritmo Nictemerale che in pratica regola l’omeostasi corporea.

Il Sistema Ortosimpatico ci fornisce energia mentre il Sistema Parasimpatico determina la fase successiva di riposo. Il volano d’inerzia di questi due sistemi è la Sostanza Reticolare Mesencefalica (SRM) che esercita azione di filtro e/o amplificazione sulle afferenze ed efferenze corticali e cerebellari che regolano l’attività motoria.

Nei nuclei della SRM, sono situati gruppi di neuroni che si definiscono “generatori di pattern centrali” (CPG) che, quando stimolati, inviano segnali efferenti a gruppi di cellule in sede caudale. Mediante gli interneuroni, condizionano gli alfa motoneuroni (AMN) e gamma motoneuroni (GMN) che attivano la funzione muscolare.

Quindi, la qualità dell’equilibrio neurovegetativo e ogni sua variazione, può essere letta nel tono muscolare posturale statico e dinamico.

Ci sono però altri fattori che influenzano la postura. Vediamoli di seguito.

La deambulazione

La deambulazione rappresenta uno dei sistemi di attivazione e ricarica del SNA. Ricerche effettuate da K. Isogai evidenziano come differenze di passo facilitino l’attività dell’emisfero cerebrale controlaterale.
Il passo anteriore destro facilita l’attività dell’emisfero sinistro e il passo anteriore sinistro quella dell’emisfero destro.

Il passo anteriore destro viene definito come CW Torque (Torsione in senso orario) mentre il passo anteriore sinistro come CCW Torque (Torsione in senso antiorario) e ad ogni torsione si attribuisce una prevalenza di attivazione del SNA.


W. Schmitt ha dimostrato che detorcendo terapeuticamente il rachide, attraverso tecniche manipolative strutturali, si ottiene, oltre a miglioramento sintomatologico soggettivo, anche una sostanziale modifica di alcuni parametri metabolici come glicemia, azotemia, clearance della creatinina, Ph salivare e urinario, tempo di assorbimento linguale dell’acido ascorbico. 

La masticazione

La masticazione è un meccanismo a schema crociato come la deambulazione, essendo entrambe sottoposte al controllo degli stessi centri sottocorticali, in grado d’influenzare l’equilibrio neurovegetativo.

La masticazione sinistra attiva l’ortosimpatico, in quanto nello schema di CW torque la mandibola tende a deviare a sinistra, e la masticazione destra attiva invece il parasimpatico in quanto rientra nello schema di CCW torque. Anche per questo motivo è fondamentale avere una masticazione bilaterale alternata. Una masticazione abituale monolaterale, oltre ai noti effetti sullo sviluppo cranio facciale, avrà un effetto disequilibrante il SNA in quanto favorirà l’attivazione prevalente di un sistema rispetto all’altro a seconda del lato masticante abituale.

L’oculomotricità

Anche l’oculomotricità è lo specchio della qualità del sistema reticolare e dell’equilibrio neuro-vegetativo.

Ogni diminuzione del “tono reticolare” fisiologica (sonno) o patologica (lipotimia) comporta la divergenza degli assi visivi. Il M. Ciliare è un muscolo liscio formato da 2 tipi di fibre che modificano il raggio di curvatura e quindi il potere diottrico (indice di rifrazione) del cristallino:

  • Fibre circolari: innervate da fibre parasimpatiche dell’oculomotore e sono responsabili dell’accomodazione per la visione da vicino;
  • Fibre radiali: innervate da fibre ortosimpatiche provenienti dall’ipotalamo che fanno relè nel ganglio cervicale superiore e sono responsabili dell’accomodazione per la visione da lontano.

È stabilito che l’atto della messa a fuoco da vicino a lontano coinvolge l’attività del Sistema Ortosimpatico, mentre la messa a fuoco da lontano a vicino, quella del Parasimpatico.

La respirazione

Una funzione “essenziale” per la vita in generale, e per lo sviluppo cranico in particolare, è la respirazione che, fisiologicamente, deve essere nasale. Solo la respirazione nasale è in grado di garantire l’utilizzazione dell’ossido di Azoto o ossido nitrico (NO), gas prodotto nei seni paranasali.
Essendo un potente vasodilatatore polmonare, l’ossido nitrico aumenta la capacità di assorbire ossigeno, aumentando il livello di Ossiemia fino al 18%.

La respirazione nasale ha un effetto “ionizzante” sul complesso corpo-mente, permettendo l’eliminazione del 70% delle tossine corporee. La respirazione nasale ha un effetto “ionizzante” sul complesso corpo-mente, permettendo l’eliminazione del 70% delle tossine corporee.
Il ciclo nasale fisiologico non prevede la respirazione contemporanea ma una fluttuazione fra il passaggio d’aria delle due narici: approssimativamente ogni 20 minuti una narice è al massimo della sua capacità ventilatoria, mentre l’altra è al minimo.
Una respirazione nasale monolaterale favorisce la predominanza funzionale di una metà del cervello. La respirazione dalla narice destra determina una ionizzazione positiva del cervello sinistro e uno stato prevalente di ortosimpaticotonia, quella dalla narice sinistra una ionizzazione negativa del cervello destro e una condizione di parasimpaticotonia.

Ben documentati sono anche i rapporti tra ciclo nasale e fasi del sonno. La respirazione dalla narice destra favorisce la fase REM, quella sinistra la fase NON REM. Non a caso la maggior parte di noi tende ad addormentarsi sul fianco destro (CW Torque) in modo da favorire la respirazione dalla narice sinistra parasimpaticotonica.

Il fatto che la respirazione da una narice stimoli l’attività dell’emisfero controlaterale ha suggerito anche degli studi sulla possibilità di trattamento dei disturbi dell’umore e mentali.

Conclusioni

Come detto all’inizio la postura è molto complessa e nella sua valutazione complessiva bisogna tenere in considerazione tutti i fattori sopra citati.

Il Dott. Stefanelli presso il suo studio esegue questo tipo di valutazione posturale. Contattalo per maggiori informazioni in merito e per prenotare una visita.

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